Il dialogo come forma di combattimento spirituale

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. [Matteo 13, 44]

Quando si è deciso di rispondere alla chiamata di Dio percepita dentro di sé e si cerca di far diventare questa chiamata il centro dell'attività e delle scelte, allora inizia la "vita spirituale" e diventa il cammino di una intera vita terrena.
Ma dei molti che sono attirati verso la vita spirituale questi spesso la seguono con esitazione ed incostanza non prendendo a cuore le parabole del tesoro nascosto nel campo e della perla di gran valore.
Come dice il cappuccino Benedict J. Groeschel nel suo libro sulla psicologia dello sviluppo spirituale, spesso tendiamo a tirare sul prezzo del campo e a contrattare sul prezzo della perla.

La decisione di vendere tutti i nostri averi per comprare il campo o la perla preziosa è un fatto di azione, proprio nello stile della spiritualità francescana; non avviene nella nostra testa, ma avviene nel nostro cuore, poiché è nel cuore che ci si decide per Dio.
Pertanto la vita spirituale non si identifica con la conoscenza delle sacre scritture, non è un fatto culturale, ma ribadiamo che è un fatto di azione così come ce lo ha insegnato Abramo e molti santi che non lessero mai una Bibbia perché non sapevano leggere!

La forma di dialogo che proponiamo è assimilabile ad una metodologia di combattimento spirituale ed è nata per coloro che cercano, cioè per quelli che sono interessati alla vita spirituale e che desiderano continuamente cercare di rispondere a domande come:
Perché indugio lungo la strada e mi appesantisco con tanti bagagli inutili?
Perché sta sprecando l'unica vita terrena per qualcosa di meno della ricerca del regno dei cieli?
Perché non ho chiamato quelli che amo ad un amore più grande per il regno dei cieli?

Santa Veronica Giuliani, clarissa cappuccina, grande maestra di formazione umana e di dialogo, sottolinea che ogni formatore per essere efficace deve avere a cuore il cammino di santificazione delle persone a lui affidate e con l'esempio di un'azione eroica, ci indica l'importanza di abbandonare i bagagli inutili che ci rallentano il cammino spirituale, e di cercare con decisione nel proprio cuore il regno di Dio. Il cuore della santa di Città di Castello, quando ella perfezionò la sua vita terrena con la morte, rivelò all'autopsia i segni della passione di Gesù come sicura espressione della sua decisione per l'Amore. Il suo costante impegno a chiamare i fratelli verso un amore più grande per il regno dei cieli, con l'offerta di fioretti e penitenze, le permise di lasciarci un testamento di sicuro valore spirituale: "Dite a tutti che ho incontrato l'Amore!"

Per coloro che scelgono la regola francescana come regola di vita, il dialogo è una pratica di combattimento spirituale necessaria e indispensabile, ma non tutti i modi di dialogare possono essere considerati una forma di combattimento spirituale.
Proprio per questa ragione nasce dal Vangelo il dialogo da cuore a cuore, che facile non è, poiché richiede come fondamento la decisione per l'Amore e come atto operativo l'applicazione di un algoritmo [s. m. (mat.) procedimento per la risoluzione di un problema. ETIMOLOGIA: dal nome del matematico arabo al-Huwarizmi (sec. IX), nativo di Hwarizm, regione dell'Asia] che a tutti gli effetti intende esprimere nella sua operatività "la vendita di tutti i nostri averi per l'acquisto dei campo dove è nascosto il tesoro o per l'acquisto della perla preziosa".